Ho appena scritto sul
"notissimo" teologo argentino (e ringrazio i non pochi interlocutori
che non appaiono qui per mia scelta - come noto - ma che mi scrivono via mail
in privato, e ringrazio il sito http://www.palermoparla.it e Nino Sala e il blog Il Tradizional Popolare per
averne ripreso la nota) che i limiti mi sembravano ancora labili da definire
per questi Vescovi dell'orbe terraqueo che non hanno di meglio da fare che
sottomettersi allo spirito del mondo, cui Gesù ci comandò di non conformarci.
Dopo tanti esaltanti
"pronunciamenti" di teologi, "moralisti", prelati e
conferenze episcopali, e altrettanti imbarazzanti silenzi in alto (non potremmo
definirli complici, che allora avremmo solo da pregare e non da scrivere… )
ecco quella dei vescovi (?) del minuscolo Lussemburgo che trovano aperture
indiscriminate sul piano di quella che fu l'etica cattolica, verso un non
meglio definito "Reale". Ora, per questi autentici apostati, che non
hanno mai ne letto ne studiato il Ritorno
al Reale di Gustave Thibon, il reale sarebbe ciò che avviene e dalle
relative trasformazioni, di cui non dovremmo prendere atto. In questo
Granducato, ora di Babilonia, si fa finta di credere che siccome una parte di ex
cristiani e di atei convinti e praticanti, fa il comodo proprio e lo afferma
rumorosamente, allora tutto il resto è reale come sostengono queste "belle
anime". Suvvia, lasciate scranni e tiare, ritiratevi per strada da poveri
in canna, ma non spacciate il reale, che è ben altro, con la Verità che
appartiene - signorini Vescovi sedicenti - solo a Cristo e al buon senso. Se
fosse vero quello che affermate - e che probabilmente affermerebbe al prossimo
Sinodo con probabile Imprimatur - ci troveremmo in difficoltà di seria
coscienza (ricordate un certo Tommaso Moro?). Il reale che invocate è una
falsa, corrotta apostasia, una parodia della realtà.
Secondo tale schema, infatti, dato
che si pratica l'omicidio, l'infanticidio, la violenza sessuale, la pedofilia,
tutto dovrebbe ammettersi in nome di tale falsa nonché “reale” rappresentazione
della realtà.
È questa invece una invenzione utopistica e quindi irrealistica. Ma i conti non fateli con le folle, le farete col Padre Eterno.
Che, a volte, usa misericordiosamente la verga per scacciare mercanti e infedeli dal Tempio, come voi.
Tommaso Romano
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